2 – Anello di Monte Pannozzo

Con i suoi 590m slm (solo 86 metri in meno rispetto a Leano), Monte Pannozzo da l’idea di un collinotto pacioccone, contrapponendo a Sud-Ovest una fitta vegetazione con versanti scoscesi, e a Sud-Est due gobbe che in sequenza si raccordano dolcemente verso la pianura. La sorpresa però, la si ha esplorandolo, camminando immersi nel bosco, tra scorci, profumi e colori.

la Simulazione 3D del Tracciato

La partenza è in località San Silviano (quota 60 metri) in prossimità della chiesa omonima (P). Seguiremo inizialmete il sentiero CAI 530 per poi deviare sul CAI 538 con in quale completeremo l’anello. Dopo aver parcheggiato l’auto, in un quarto d’ora, sulla strada asfaltata che sale tra le case alle spalle della parrocchia, si arriva alla pinetina. Dal tornante dove è posizionata una croce di ferro (A) anzichè salire, prenderemo a DESTRA, una mulattiera che percorrerendo le pendici del monte (marcatura Bianco-Azzurra) ci raccorderà alla stretta valle di Francolane (B).

Proseguiremo dolcemente la salita in questo canalone, naturale convogliatore di acque, generato dall’incontro delle pendici dei monti Leano e Pannozzo. Lungo il percorso ben segnato, cisterne e abbeveratoi per il bestiame, antri carsici ed una vegetazione rigogliosa ci accompagnerà fino a raggiungiungere la zona di Frinquillara (D) a 417m slm. Qui incontreremo un bivio che a sinistra segue la traccia per monte Leano (CAI 530 Anello M.te Leano), noi devieremo sulla DESTRA seguendo il sentiero CAI 538 verso M.te Pannozzo/Tre Pozzi, salendo ancora un pò, lungo il tracciato che nei pressi dell’ultimo traliccio Enel, ci condurrà nuovamente nel bosco.

Si cammina all’ombra dei lecci, piacevole sopratutto in estate, il tracciato è intuitivo e ben segnato, il dislivello è minimo con piccoli saliscendi. Incrociamo formazioni carsiche dalle forme assottigliate, impilate, come se un gigante le avesse gentilmente deposte una sull’altra. L’odore del sottobosco è molto presente, insieme al muschio, segno che in alcuni tratti la luce del sole filtra a fatica. Dopo circa un chilometro e mezzo incrociamo la sterrata forestale (E): giriamo a SINISTRA e scendiamo seguendo il tracciato fino alla radura (F) denominata TRE POZZI, attrezzata con area barbecue e tavoli da picnic. Qui la pausa spuntino ci sta tutta!!!

Riprendiamo il cammino inoltrandoci nel declivio naturale a SINISTRA della sterrata già percorsa, il sentiero CAI 538 costeggia il versante Est di monte Pannozzo, attraversando una vegetazione rigogliosa. Quest’ultima si dirada lentamente, lasciando entrare sempre più luce. Proseguiamo a scendere dolcemente tra i cespugli e le pietraie, sotto di noi a sinistra, la strada dei Casaletti, si snoda attraverso la stretta valle. Arriviamo su una piccola radura frequentata da Bovini al pascolo, con un panorama degno di nota: intorno a noi un anfiteatro di monti, come a custodire Terracina e il suo Mare cristallino.

Dopo le foto di rito, riprendiamo il sentiero sulla sinistra, continuando a scendere tra sassi e cespugli, aggiriamo il secondo collinotto, e proseguiamo sulla traccia che, pian piano, diviene più larga e sterrata, fino ad intercettare più in basso (G) la strada asfaltata. Da qui scorgiamo chiaramente la chiesetta alle pendici di Monte Leano, proseguiamo quindi verso la meta, per altri 2 Km circa, mantenedoci sulla DESTRA rispetto a TRE bivi che incontriamo sulla sinistra, l’ultimo (H) con un ponticello. Ormai siamo a fine escursione, il monumento ai Caduti (I) sull’angolo di un incrocio, ci indica di svoltare ancora a DESTRA, salendo per qualche centinaio di metri fino al parcheggio (P) della parrocchia.

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