1 – Anello di Monte Leano

Dal punto di vista strettamente geografico, Monte Leano, con la sua cima posta a 676 m. s.l.m. è poco più che una collina. Tuttavia, il fatto che la linea pedemontana è posta quasi al livello del mare, ai margini della Valle di Terracina e della Pianura Pontina, gli conferisce, anche per la ripidezza dei versanti, l’aspetto di una vera e propria montagna.

Simulazione 3D dell’intero Tracciato

La partenza è in località San Silviano (60 metri slm) in prossimità della chiesa omonima. Seguiremo la segnatura CAI 530 “Anello di M.te Leano”, incrociando i sentieri 538 e 530A. Dopo aver parcheggiato l’auto, in un quarto d’ora, sulla strada asfaltata che sale tra le case alle spalle della parrocchia, si arriva alla pinetina. Dal tornante dove è posizionata una croce di ferro (A) dipartono Due sentieri: quello di sinistra non è altro che la prosecuzione della strada già percorsa che porta ai Ponti Radio TV, poi la utilizzeremo al ritorno a chiusura dell’anello (marcatura Bianco- Rossa). Prenderemo quindi a DESTRA, (con marcatura Bianco-Azzurra) una mulattiera che percorrerendo le pendici del monte ci raccorderà alla stretta valle di Francolane (B).

Proseguiremo dolcemente la salita, in questo canalone, naturale convogliatore di acque, generato dall’incontro delle pendici dei monti Leano e Pannozzo. Lungo il percorso ben segnato, cisterne e abbeveratoi per il bestiame, antri carsici ed una vegetazione fitta e rigogliosa, che ci accompagnerà fino a raggiungiungere le poche case della località di Frinquillara (C) a 417m slm. Qui incontreremo un bivio che raccorda la traccia al sentiero per monte Pannozzo /TrePozzi (CAI 538), noi ci manterremo a SINISTRA, proseguendo poi su un piccolo tratto di strada asfaltata fino a riprendere il sentiero nel bosco (D).

Si continua a salire immersi nella macchia mediterranea, tra pietraie e Leccete fino ad arrivare in prossimità della cima (631m slm) dove intercettiamo i “Pascoli Alti”, ampie radure (E) protette dagli alberi ancora oggi utilizzate dalle mandrie di Bovini. Lungo il tragitto vari manufatti con pietra a secco, di forma quadrangolare, utilizzati il secolo scorso dalla comunità agro-silvo-pastorale come ricovero degli armenti.

Ora si comincia a scendere lentamente e si cambia prospettiva , lo sguardo spazia verso Sud-Ovest: il Promontorio del Circeo con il bosco dell’omonimo Parco, la pianura Pontina , fino al mare. Proseguendo si arriva su una sella dove passa la traccia del Gasdotto, qui vi è duplice affaccio da Levante a Ponente, davanti a noi si iniziano a scorgere le antenne dei Ripetitori, tratti di pietraia si alternano a cespugli di more, corbezzolo, mirto, mentre l’odore del timo selvatico ci accompagna lungo il cammino.

Siamo quasi arrivati ai ripetitori Radio-TV, (quota 423m slm) incontriamo un altro stazzo in pietra (F) a destra di questo si scende verso Valle la Forcola, noi prendiamo a SINISTRA in un fitto boschetto che esce su una piazzola. Incrociamo il sentiero (G) che a destra porta verso Punta Leano (CAI 530a) con l’area pic-nic all’ombra della statua della Madonna del Lazio, noi svolteremo a SINISTRA continuando in discesa per circa 3,5 km sulla strada sterrata, ammirando la Valle di Terracina. Ormai siamo a fine escursione, supereremo il bivio iniziale (A) e con l’ultimo tratto asfaltato ritorneremo alle Auto in sosta presso (P) la chiesetta.

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