6 – Anello dei Giganti

SEMPLICE PASSEGGIATA NEL BOSCO, ADATTA A GRANDI E BAMBINI, CHE PERMETTE DI APPREZZARE LE PECULIARITA’ DELLE NOSTRE COLLINE: BIODIVERSITA’, CARSISMO E STORIA MILLENARIA!!!

Il tracciato è ad Anello, con partenza ed arrivo presso la Fonte di Santo Stefano, (P) con annesso parcheggio: ci troviamo a 526m slm a solo un quarto d’ora dal centro urbano di Terracina. Secoli fa, la sapiente opera dei pastori, attraverso cunicoli scavati nella roccia, rese possibile questo flusso idrico: una acqua ricca di calcio, freschissima in ogni stagione, ed è impossibile non fermarsi per una appagante bevuta. Questo luogo ha rappresentato per centinaia di anni crocevia di culture e usanze, per pastori, pellegrini, cacciatori, briganti ed oggi rappresenta uno dei DIECI punti di accesso alla rete Sentieristica di Terracina. Inoltre questo tracciato, nel 2020, è stato oggetto di un bel progetto, realizzato dall’Associazione” le Colline di Santo Stefano” con fondi della Regione Lazio, che l’ha rivalutato, implementando sul percorso oltre alla Segnaletica Verticale Interattiva, anche un interessante App VIRTUAL TOUR . Interessante notare che vicino ad ogni POI (punto di interesse) c’è una tabella descrittiva, inquadrando il relativo QR-Code con lo smartphone è possibile accedere ad informazioni e contenuti aggiuntivi.

Spalle alla Fonte, si scende lungo la strada asfaltata per cinquanta metri, per poi prendere a sinistra la sterrata (A) che porta verso il grande pascolo, come ricomincia la salita seguendo le indicazioni, ci si tiene a sinistra (B) lato recinzione inoltrandosi nel fitto del bosco: subito si nota il cambio di luce, di temperatura, come anche colori e profumi. Ci troviamo sul fianco Nord di Monte Giusto, la presenza di muschio, di felci, con alberi di Leccio alti e sottili ci conferma quanta poca luce filtri in questa zona, ma nel contempo le sue pendici scoscese e fastagliate ci segnalano come l’acqua nei millenni abbia modellato questo versante. Siamo sul “sentiero dei Giganti” porzione del tracciato Cai 541, girandoci intorno si scorgono Monoliti Carsici di rilevante grandezza, di questi, Due GIGANTI sono sicuramente degni di nota .

Proseguendo il percorso, ben marcato con segnavia Bianco/Rossi, si giunge ad un Inghiottitoio, secondo fenomeno carsico insistente sul tracciato: Un enorme voragine denominata dai Pastori “la chiavica del recinto” che durante le piogge invernali, convoglia nelle viscere della terra enormi quantità di acqua. Al suo interno, come si vede, un microcosmo di Flora e Fauna è entrato in simbiosi con la roccia che lo ospita.

Si continua uscendo dal bosco (C) e superando l’area Pic Nic (in fase di allestimento), dopo aver attraversato la strada si rientra nella macchia mediterranea incrociando un tratto del CAMMINO DEI CIPPI (D) che dalla Torre dell’Epitaffio (sulla Via Appia nei pressi del Lago di Fondi) porta fin su Monte Romano, indicata da codice CAI 531 . Tra Lecci e cespugli di Corbezzolo e Lentisco, proseguiamo intercettando i resti di un Antico Pagliaro, testimonianza della comunità agro-silvo-pastorale che fino al dopoguerra ha vissuto in questi luoghi. Proseguendo la vegetazione si fa piu rada si rivede il cielo, si incontrano alcune costruzioni e si giunge al bivio (E) che in pochi minuti ci conduce al CIPPO 9: Siamo sulla linea dell’Antico Confine Pontificio/Borbonico che separava i territori della Chiesa dal Regno delle Due Sicilie.

Manca poco a chiudere l’anello, una sterrata in leggera discesa ci porta verso la Fonte di Santo Stefano, dove potremo sostare per uno spuntino, prima di riprendere le auto parcheggiate.

Scarica la Traccia sul tuo Smartphone e Buon Cammino!!!

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